Contraccettivi a confronto

metodi validi ed inutili per non diventare mamma prima del tempo

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  1. punKt89
     
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    Contraccettivi a confronto: metodi validi ed inutili per non diventare mamma prima del tempo


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    Nonostante viviamo negli anni 2000 la comunicazione relativa alla sessualità è alquanto scarsa.

    Mentre di piacere si tende a parlare un po’ di più (forse solo grazie alle riviste femminili) l’educazione alla sessualità rimane un buco nero nella cultura di molte ragazzine e giovani donne.

    25 ragazze su mille tra i 15 e i 19 anni rimangono incinte senza aver cercato la gravidanza (vedasi per cultura e piacevole divertimento il film 2008 Juno).

    Questo perché il 31% della popolazione (UNO su TRE) non utilizza ALCUN metodo contraccettivo.

    Ovvero si affida alla pura sorte, nella speranza di non mettere al mondo un figlio non voluto…

    L’8% nei paesi sviluppati, pensa di essere molto più furbo del restante 92, utilizzando il metodo del “coitus interruptus” o “salto della quaglia” nel quale l’uomo cerca (e ripeto CERCA) di allontanarsi dalla donna poco prima dell’eiaculazione. Questo (beh, a parte il metodo contraccettivo della “speranza”, come abbiamo visto prima) è il metodo con la più scarsa capacità di successo.

    L’uomo è infatti caratterizzato da piccole perdite di seme durante tutto il rapporto (ve ne sarete accorte durante il sesso orale, serve per lubrificare la pelle) e quindi il fatto di scappare velocemente come ladri non è di alcuna utilità per la contraccezione. Basti pensare che ci sono circa 100 milioni di spermatozoi per ogni mm3 di sperma… E per vincere il trofeo ne basta uno solo!

    Tolti il 39% dei casi (che evidentemente si affidano, chi più chi meno, al destino), ci sono 14 persone su 100 che utilizzano la sterilizzazione dell’uomo o della donna. Il che è indicato per chi ha già avuto tutti i pargoli che desiderava, ma non per chi di anni ne ha una quindicina e non se lo può permettere…

    Il calcolo dell’ovulazione può essere valido per chi ha un ciclo da orologio svizzero e sa precisamente il giorno e l’ora di arrivo delle mestruazioni. Altrimenti evitate perché è totalmente campato per aria.

    L’11% invece usa il diaframma, che però fa diventare mamma una donna su cinque, e consiste in una semisfera di gomma da riempire di spermicida e infilare poco prima del rapporto (il massimo del romanticismo!).

    Rimangono i metodi “seri”: si combattono un 16 e 14 per cento la pillola e il preservativo, per un totale di 44 rapporti su cento PROTETTI.

    Per la pillola si può scegliere tra vari dosaggi, a seconda delle necessità anche a livello di acne, cisti ovariche o ciclo poco puntuale. E’ un prodotto ormonale che si assume consecutivamente una volta al giorno per 21 giorni, poi si sospende per ottenere un “finto ciclo” e si ricomincia la settimana successiva. La pillola protegge in 99,5 casi su 100. Ovvero, se la prendete regolarmente e non avete episodi di vomito o diarrea subito dopo, siete protette completamente.

    Due utili varianti per le smemorate croniche sono ora il cerotto e l’anello contraccettivo. Il cerotto si applica sulla pelle per 21 giorni e, una volta staccato, permette la comparsa del ciclo. L’anello si infila nella vagina ed è a dosaggio nettamente più basso, ma funziona allo stesso modo: 3 settimane più una di stacco.

    I vantaggi sono molteplici. Protezione totale, niente fastidiose pause di riflessione poco prima del tete a tete e massima sicurezza.

    Se invece avete rapporti occasionali, sia che prendiate la pillola, sia che non la prendiate USATE SEMPRE IL PRESERVATIVO. Non importa che l’ometto del momento faccia finta di esserne sprovvisto, o di avere una terribile intolleranza al lattice.

    Un consiglio controcorrente che vi posso dare è di tenerne uno (anallergico magari) nella borsetta: alcuni dicono che renda la donna poco “seria”, ma se ci sono in gioco la reputazione e la salute, forse è meglio far la figura delle “ragazze preparate” piuttosto che prendersi brutte malattie o rimanere incinte ancora troppo giovani.

    E ricordate che la “pillola del giorno dopo” NON è un metodo contraccettivo, ma un metodo riparativo per “salvare” dalla gravidanza chi ha avuto problemi di contraccezione (ad esempio la rottura del preservativo). Il livello ormonale di questa pillola è ALTISSIMO e provoca svariati effetti collaterali, inoltre essa va assunta entro le 72 ore successive al rapporto.

    Perciò non affidatevi alla speranza e alla “pillola della salvezza”, pensateci in tempo!


    Fonte: Blogsuccesso.com
     
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0 replies since 25/11/2008, 10:26   131 views
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