Dialetto Bitontino

(nero-verde nel cuore ihih)

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  1. lukinhus96
     
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    Dialetto bitontino)
    « Ce Vetònde tenève u pùrte, Bbéure jère mùrte! » (IT)
    « Se Bitonto avesse avuto il porto, Bari sarebbe morta! »
    (Detto popolare)

    Il dialetto bitontino (nome nativo dialétte vetendòise) viene parlato nella città di Bitonto e si distingue tra i dialetti della provincia di Bari e dell'intera Puglia. Ciò che rende interessante tale dialetto è la pronuncia delle parole in una maniera chiusa. Ad esempio se "capo" in dialetto molfettese si dice càepe, con una pronuncia molto aperta e simile alle altre varietà linguistiche presenti nella zona, in dialetto bitontino si dice chèupe.


    Origini [modifica]
    Esso, pur avendo mantenuto le sue radici linguistiche più antiche, reca traccia della lunga presenza di dominazioni diverse (greci, francesi, austriaci e spagnoli): ad esempio la versione dialettale del termine italiano "bambola", pèupe, deriva dal francese poupè.

    Tradizionalmente si distinguono due varianti, distinte secondo il modo di pronunciare la frase "tu devi stare qua": questa infatti nella variante detta "antica" diventa "teu a da steu dou" e nella variante detta "civile", meno accentuata, "to 'da stà dò".


    Pronuncia [modifica]
    Nella pronuncia dialettale tutte le parole, escluse quelle tronche, e quelle con desinenza -y (che in dialetto bitontino è una vocale) terminano con una "e" muta francese.[1] Nei lemmi che in italiano presentano la vocale "u", questa viene fatta precedere da una "e" nella variante "antica" (ad esempio, l'italiano "tu" diventa teu) o mutata in una "o" nella variante "civile" ("tu" diventa to). Si dice prevalentemente tiu piuttosto che teu nella versione arcaica per dire tu.

    La i accentata, non preceduta o seguita da altra vocale, muta nel dittongo "oi" nel dialetto antico, in "e" nel dialetto civile (ad esempio, l'italiano "partita" diventa partoite o partéte).

    La desinenza finale in "-one" dell'italiano diventa aun (ad esempio l'italiano "processione" diventa precessiàune).

    L'articolo singolare femminile è "la", quello singolare maschile "u", mentre il plurale di entrambi i generi è "re".

    L'infinito della prima coniugazione dei verbi ("-are" in italiano) diventa "-èue" nella variante "antica" (da "stare" diventa stèue) o viene mutato in "-a" nella variante "civile" (da "stare" diventa sta).

    L'infinito della seconda coniugazione dei verbi ("-ere" in italiano) diventa "-eje" nella variante "antica" (da "vedere" diventa vedèje).

    L'infinito della terza coniugazione dei verbi ("-ire" in italiano) diventa "-oje" nella variante "antica" (da "dormire" diventa dermòje).

    Fonte Wikipedia

    Forza bitontooo!ihih
     
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  2. bitonto magnifico 24
     
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    oh mannegg a l murt d mammt sort d trmaun
     
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  3. bitontino
     
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    bitontino
     
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2 replies since 9/12/2008, 22:28   1769 views
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