Intervista ai Rappresaglia

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    Intervista ai Rappresaglia



    PS: beccare qualche componente dei RAPPRESAGLIA per intervistarlo è la maledizione che augurerei al mio peggior nemico: scappano, sguisciano, ti danno appuntamento e poi se ne dimenticano… Visto che a voler scambiare quattro chiacchiere con loro eravamo sia il sottoscritto che alcuni ragazzi di Radio Lupo Solitario, l’intervista che state per leggere è stata condotta a due voci, motivo per cui sono stati usati i nomi propri dei partecipanti (ossia Marco, che sarei io, e Roberto, lo speaker di Radio L.S., a fare le domande; Ricio, Steave, Matteo e Mauro dall’altro lato del microfono).

    MARCO. Stefano, come ti è sembrato questo Angry Brigade, finora?
    STEFANO. Bella, molto bella perché in fondo conosciamo tutti i ragazzi con cui stiamo suonando… è un po’ come essere in gita scolastica! E’ divertente anche il fatto che ci spostiamo da una città all’altra: sabato scorso a Vicenza, sabato prossimo invece a Roma, sempre con gli stessi gruppi. Personalmente mi sto divertendo parecchio!

    MARCO. In seguito all’uscita del disco (“Degenerazione”, su Riot Rec.) siete tornati in piena attività live?
    STEFANO. Sì, sicuramente… I nostri 2 o 3 concerti all’anno continuiamo a farli! (risate)

    MARCO. Rispetto ai vostri inizi, ricordate con più piacere i concerti di allora o quelli attuali?
    RICIO. …Quelli di mezzo! (risate) No, scherzi a parte, sono le situazioni ad essere diverse. Allora erano i primi concerti, belli perché erano una cosa “pionieristica”, era la sensazione particolare che nasceva dalla consapevolezza di assistere ai primi concerti punk. Oggi la cosa si è un po’ standardizzata e sembra abbastanza normale andare ad un concerto punk, però il piacere, seppure in maniera diversa, lo trovo lo stesso nel suonare.
    STEFANO. All’epoca quasi non si riusciva a credere di poter fare quello che si voleva, come suonare o andare a vedere i gruppi che ti piacevano, oggi invece è tutto molto più facile…

    MARCO. Stasera fra il pubblico era presente sia la “vecchia guardia”, sia (ed erano la maggioranza) molti ragazzini, pochi dei quali, sicuramente, vi conoscono come il gruppo storico che siete. Vi da’ fastidio questo?
    STEFANO. No, dire che “preferiremmo non ci fossero” forse è un po’ eccessivo…

    MARCO. …Dopotutto potrebbero quasi essere i vostri figli!
    STEFANO. …Ohé, guarda che noi abbiamo un’età media sui 18-19 anni! (risate) Comunque vanno bene tutti, se gli piacciamo siamo contenti così, ecco tutto. E’ chiaro però che trasmetti cose diverse a seconda di chi è che ti ascolta…
    RICIO. E’ più difficile per loro comprendere il messaggio che vogliamo trasmettere noi tramite i testi, poiché, visto che questi rispecchiano le nostre esperienze di vita, tendiamo a rivolgerci o a farci capire di più da persone appartenenti a una certa generazione, la nostra. Sono fatti loro, comunque, se gli piacciamo va bene così!

    MARCO. Come stanno andando le vendite dell’ultimo disco?
    STEFANO. Sì, siamo già intorno alle 200 mila copie (risate), e…

    MARCO. …Il disco d’oro è alle porte!
    STEFANO. …No, veramente siamo al 5°! (risate) L’unico problema è che, per il solito boicottaggio del capitale, non finiamo in classifica su TV Sorrisi & Canzoni, ma teniamo duro!

    MARCO. Riguardo al prossimo disco, ci sono dei progetti?
    RICIO. Sì, stiamo preparando i nuovi pezzi e speriamo di farlo uscire al più presto, magari entro la fine di quest’anno, pensiamo sempre su Riot.
    STEFANO. Non è una cosa definitiva, in realtà: prima stiamo assemblando le cose noi, poi, se Corrado (il “boss” della Riot) lo vuole fare, più che volentieri!

    ROBERTO. I gruppi “d’ispirazione” sono cambiati nel tempo o sono rimasti gli stessi?
    RICIO. Mmmmh…. I gruppi che hanno dato vita al punk rimangono comunque i nostri punti di riferimento, anche perché, almeno per quanto mi riguarda, avendo vissuto quel periodo rimango legato ai “vecchi” della prima ondata. Ovviamente c’è qualche gruppo fra quelli diciamo “relativamente” nuovi che sono frutto d’ispirazione… ma spesso sono loro stessi ad ispirarsi a loro volta ai gruppi vecchi! Per cui, concludiamo dicendo che l’unica fonte d’ispirazione sono i gruppi vecchi!
    STEFANO. I “gruppi nuovi”, comunque, non fanno qualcosa di effettivamente nuovo: i Rancid, ad esempio, prendono spesso e volentieri spunto in tutto e per tutto dai Clash, come grafica, come presenza scenica, musicalmente… Quindi non si può propriamente dire che esistano dei gruppi particolarmente innovativi dal punto di vista musicale, da cui noi poi prendiamo ispirazione! RICIO. Una cosa che mi ha fatto un po’ inkazzare è stata una recensione, su una fanzine, in cui ci paragonavano ai Rancid, quando metà dei pezzi del disco li abbiamo scritti prima che i Rancid si formassero! (risate)

    ROBERTO. Cosa ne pensate della scena underground italiana (radio, fanzines, gruppi nuovi, serate come quella di stasera…)?
    STEFANO. I gruppi di stasera sono tutti dei grandi gruppi! Riguardo la “scena”, non so… Sai, non essendo più dei ragazzini, non ci andiamo a cercare la scena, ci basta stare con gli amici… Spesso poi capita che i tuoi amici sono tali solo perché hanno i tuoi stessi interessi, per cui alla fine una “scena” si costituisce, anche se, ripeto, non ce l’andiamo a cercare per il solo gusto di stare con dei “punk”.
    RICIO. Poi, per la differenza di età, la scena è fatta da quelli che hanno una… ventina d’anni di meno! (risate)
    MATTEO. Stasera secondo me suonano dei gruppi che, in un modo o nell’altro, pur suonando tutti punkrock, ognuno lo fa in una maniera diversa (più pop i Senza Benza, più street gli STP…), e questo dovrebbe attirare e piacere a più persone! Sebbene alla fine tutti abbiamo gli stessi punti di riferimento nel r’n’r più sporco tipo Johnny Thunders e, naturalmente, in tutto il punk anni ’70! (Improvvisamente interviene un pazzo, che alcuni voci indicano come il ragazzo della sorella di Matteo, il quale inizia a urlare lodi ed elogi ai Rappresaglia, specialmente in direzione di Matteo, definito “il più grande chitarrista della terra!”. Il poveretto sarà brutalmente cacciato via a calci nei successivi 5 minuti!)

    ROBERTO. Ok, vogliamo infine ricordare discografia dei Rappresaglia e prossime date?
    (piccola crisi del gruppo, indeciso su colui al quale toccherà l’ “onore” di rispondere)
    MATTEO. Inizio con le date… Al Forte Prenestino di Roma sempre con l’Angry Brigade, poi, mi pare, sabato 25 novembre saremo ad Alba e il 24 a Brescia, però non so dove… o forse era Bergamo?
    STEFANO. Lo scopriremo quel giorno!
    RICIO (in realtà questa risposta è frutto del contributo di tutti, compresi alcuni che passavano di lì, vista l’enorme difficoltà del gruppo a riordinare le idee). E ora la discografia… Allora, la prima apparizione è senz’altro quella nella compilation “Skin & Punk = TNT”, assieme a Dioxina, Nabat etc…, poi dovrebbe esserci una compilation in cassetta, “La notte dell’anarchia”, in seguito l’EP “4xA per tutti”, curato da Riviste Anarchiche; “Rappresaglia”, un disco autoprodotto con brani inediti del 1982, poi l’EP “Rappresaglia” (ancora!) del 1993, con 4 brani fra cui “Distruggi le illusioni” e, infine, il CD “Degenerazione” dell’anno scorso!




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