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CyberCristo.
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ho un pò di poesie scritte nel piccì, ve le posterò a intervalli irregolari. sono scritte tanto per scazzo, non vogliono essere serie (in teoria qualcuna dovrebbe pure far ridere)
NON SONO MICA GELOSO IO
non mi dà fastidio che esci con quel tipo lì
figurati
non mi disturba che l’abbracci
non sono mica geloso io
anzi bacialo pure quell’infame
non mi crea alcun problema
mi fa pure piacere
a parte che comunque
secondo me è proprio brutto
non vedi quant’è brutto?
secondo me ce l’ha pure piccolo
però se ti piace
fa pure
però ricorda che io non sono per niente geloso
gelosia zero
perché dovrei essere geloso di te e di quel coglione?
anzi
vi auguro tutto il bene di questo mondo
no beh
magari non proprio tutto tutto
solo un po’
pochino
andate a fare in culo
DODICI PAROLE
cercai di fermarla
ma scappava da me
la fermai
e infastidita a manetta
mi disse queste dodici parole
senti
sto già con uno
è bello e scopa come un dio
se qualcuno di voi è mai stato investito dal treno Padova - Ponte nelle Alpi delle ore sette e zero otto al binario 2 allontanarsi dalla linea gialla
sa cosa ho provato in quel momento
UN MODO
esiste un modo per dirti quanto t’amo?
per esempio
quanto t’amo in nanometri?
quanto t’amo in decigrammi?
quanto t’amo in ettari?
è possibile dirti quanto t’amo in gatti?
in scarpe?
in avvoltoi?
in cestini di vimini?
in macchine?
e in alberi?
quanti alberi devo piantare per dirti quanto t’amo?
quanto t’amo in Re di Roma?
Romolo
Numa Pompilio
Tullo Ostilio
Anco Marzio
Tarquinio Prisco
Servio Tullio
Tarquinio il Superbo
sette
solo sette!
no sette non bastano
servirebbero almeno altri cinquemila anni di Re di Roma
per dirti quanto t’amo
e quanto t’amo in Salvatori Quasimodi?
lo so
di Salvatore Quasimodo
ce n’era uno solo
ma immagina di moltiplicarlo per tante volte
ecco
quanti Salvatori Quasimodi mi servirebbero per dirti quanto t’amo?
ho capito
non esiste un’unità di misura adatta
è impossibile esprimere quanto t’amo
a parte il classico battito del mio cuore
quando ti vedo
e mi vieni incontro
LA FAVOLA DEL CAVALLO E DELLA STELLA
c’erano una volta un cavallo
e una stella
il cavallo poteva ingropparsi tante cavalle
ma preferiva guardare la stella
ogni notte infatti il cavallo la fissava
e la stella fissava il cavallo
una notte il cavallo si fece coraggio
e disse alla stella
- stella mi sa proprio che mi sono innamorato di te
- temevo qualcosa del genere cavallo
- temevi?
- sì
- perché temevi?
- perché avevo notato che mi guardi ogni notte
- quindi non m’ami stella?
- no però mi stai simpatico
- meglio che niente
- eh già
- stella
- dimmi cavallo
- perché non vieni qui che così ti vedo da vicino?
- mi spiace ma non posso
- dai
- sono una stella non un’astronave!
- allora vengo io lì da te
- non farlo
- perché?
- perché è meglio di no
- invece io lo faccio lo stesso
la stella rimase silenziosa
il cavallo tirò un sospiro
prese la rincorsa
e saltò
dai paesi limitrofi alcuni nottambuli
giurarono d’aver visto un cavallo volare
nessuno credette loro
lo ritrovarono il giorno dopo frantumato sulle rocce
le interiora che gli uscivano dal corpo
e le mosche che si nutrivano della sua carne. -
» Éire •.
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mi piacciono veramente.
soprattutto "un modo" e "dodici parole"..
ma anche le altre sono davvero carine (:
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IlGrandeLebowski.
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belle zizi =) contando che da quello che ho capito le hai buttate giù di getto, sono molto ordinate... Altro che i testi confusi delle mie canzoni XD .