Golding William: Il Signore Delle Mosche - Riassunto e Analisi del testo

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  1. .Extinction of Mankind.
     
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    Golding William: Il Signore Delle Mosche - Riassunto e Analisi del testo




    Trama (o Riassunto)

    In questo romanzo si narra ciò che accade ad un gruppo di ragazzi inglesi reduci da un incidente nel quale è precipitato l'aereo sui cui erano in volo durante l'evacuazione allo scoppiare di un ipotetico conflitto planetario. I ragazzi si mettono subito all'opera per organizzarsi, ma non essendo sotto il controllo di adulti, trasformano quello che poteva essere definito come un paradiso terrestre in un vero inferno, dove emergono paure irrazionali e comportamenti selvaggi, solitamente tenuti nascosti dall'animo umano. Protagonisti iniziali della vicenda sono Ralph, ragazzo biondo di circa 12 anni e Piggy, altro ragazzo sopravvissuto all'impatto, grasso e con gli occhiali. I due riescono a recuperare una conchiglia che da quel momento, se utilizzata soffiandovi all'interno, farà riecheggiare per tutta l'isola il richiamo di adunata dei sopravvissuti e offrirà il diritto di parola al suo possessore. Questo richiamo convoca subito numerosi ragazzi tra cui Sam ed Eric, due gemelli biondi pieni di vita e il gruppo del coro. A capo di questo gruppo c'è Jack, un ragazzo alto ed ossuto, dai capelli rossi, patito della caccia fino all'esasperazione. Tra i ragazzi del coro c'è anche Simone che diverrà amico nonché aiutante di Ralph.

    Gli adolescenti devono adattarsi alla vita dell'isola: devono costruire rifugi, andare a caccia, fare delle leggi, eleggere un capo, tenere vivo il fuoco. Naturalmente dovranno fare tutto da soli, perché non c'è la supervisione di nessun adulto. Inizialmente viene eletto capo Ralph, il cui tipo di organizzazione simboleggia un ideale di Democrazia, in cui ognuno lavora per il benessere collettivo mentre Jack e i coristi dovranno armarsi di lance e cacciare i maiali selvatici provvedendo così al cibo. Ralph ha molti buoni propositi ma sembra che ai suoi compagni non importi nulla, tanto che stanno tutto il giorno a giocare e a fare il bagno.

    Il tempo passa e i ragazzi si abituano sempre più a quel modo di vivere fatto di giochi e divertimento, dimenticandosi anche di tenere il fuoco acceso, incuranti di un passaggio di una nave che così prosegue indifferente il proprio tragitto. Ben presto tuttavia la coesione dei diversi gruppi viene meno, si tralascia la costruzione delle capanne e l'organizzazione razionale di Ralph viene a poco a poco distrutta dal predominio di Jack con i suoi guerrieri, ormai regrediti a demoni di superstizione e crudeltà. La paura della "Bestia", l'ignoto demone ancestrale che terrorizza l'Uomo, si insinua e rende terribile e disastrosa la vita dei ragazzi. Un evento fortuito (la caduta del cadavere di un paracadutista sull'isola, il suo corpo privo di vita che il vento fa muovere scompostamente) porta all'identificazione della "Bestia" con un pericolo concreto da cui bisogna tenersi lontani a costo di rinunciare alle più elementari regole di convivenza. I cacciatori di Jack sono ormai fuori controllo. Il «Signore delle Mosche», una testa di maiale ucciso da Jack, infissa su un palo e attorniata da insetti, diventa il simbolo del decadimento. A Simone, sofferente di allucinazioni, il Signore delle Mosche rivela che non sarebbero mai riusciti a fermarlo. Il Male parla a Simone e dilaga ormai tra i ragazzi, distruggendo ogni forma di civiltà.

    I due gruppi, uno costituito dai cacciatori e l'altro capeggiato da Ralph, sono ormai divisi dalla violenza; diviene così inevitabile lo scontro, e nella lotta muoiono due bambini: Simone, e Piggy. Il primo viene massacrato dai calci e dai pugni degli altri bambini sulla spiaggia, mentre febbricitante ritorna barcollando nel gruppo dopo aver scoperto che la "Bestia" altro non era che un cadavere, mentre il secondo è gettato da un dirupo con la caduta conseguente fra le rocce. Intanto i due gemelli Sam ed Eric che erano con Ralph, sono tenuti prigionieri e a Ralph non resta che tuffarsi a capofitto in fuga nella foresta. Jack ordina subito di cominciare a cercarlo ma non trovandolo, come se fosse indemoniato e appoggiato da tutti gli altri, decide di dare fuoco a tutta l'isola per poterlo scovare. Ralph comincia così a correre a più non posso verso la spiaggia tra fuoco e fumo e arrivatoci stremato, pronto per la fine atroce che lo avrebbe atteso, si alza vacillando: e di fronte a lui trova un ufficiale della marina, che con il suo equipaggio giunge a salvare i naufraghi.


    Personaggi

    Ralph

    Ralph è il protagonista. Egli è il leader eletto democraticamente dai naufraghi, per la sua intelligenza e la sua astuzia a lui spetta organizzare la difesa del fuoco, la creazione dei rifugi, la scelta delle leggi e la prima parola nelle assemblee. Ralph si presenta come personaggio buono in contrapposizione al suo antagonista Jack.Quantomeno inizialmente, tuttavia, Ralph è altezzoso e distaccato, convinto di essere l' unico in grado di formare un piano' rispetto alla massa dei (bambini) naufraghi. Può essere considerato come una rappresentazione della società democratica.

    Piggy

    È fatto oggetto di umiliazioni e insolenze. È la mente pensante della compagnia, la memoria più viva del sistema abbandonato, è la ragione assoluta, l'uomo civilizzato, per quel poco che ne rimane. Quella strana parte dell'animo umano che, per farsi accettare, per farsi capire, per ricercare un ruolo importante nel mondo, ha bisogno di regole. Un lato debole, che per farsi sentire, che per imporre il proprio pensiero giusto su quello ignobile degli altri, ha bisogno di "tener in mano una conchiglia". Piggy è il totale fallimento della razionalità umana in un mondo strano ma terribilmente vero, le cui redini sono tenute in mano dalla scaltrezza negativa, dal bullismo, dalla prepotenza. Può essere considerato come metafora dell'intellettuale-filosofo.

    Jack

    Rosso di capelli, impulsivo e aggressivo, costituisce l'espressione dell'istinto più violento e represso nell'animo umano; ambisce dapprima a divenire leader della comunità e poi organizza con i vecchi compagni del coro un clan di cacciatori, ribelli nei confronti delle leggi di Ralph: Jack è lo stereotipo del bullo: arrogante, egoista, che pensa sempre a dare gloria di sé, a farsi conoscere; nel corso del racconto questo suo carattere degenera in atti molto violenti. Cerca la virilità: vuole essere l' adulto del gruppo e cerca di dimostrare la sua "superiorità" cacciando e conquistando la stima dei bambini, facilmente impressionati anche dalle cantilene stupide o dai racconti, esagerati, o dai giochi evocativi della caccia. Rappresenta la metà oscura di Ralph. Può essere considerato come metafora del politico irrazionale e autoritario, che detiene il potere sfruttando la forza fisica, la superstizione e gli istinti dell'uomo.

    Simone


    Timido e riservato, Simone non si espone molto perché ha paura di essere giudicato male, e dimostra più volte nel corso del romanzo la sua difficoltà a interagire con gli altri e a parlare in pubblico. Le sue opinioni non vengono prese in considerazione e viene spesso deriso. Questo porta alla sua fuga dal gruppo e alla scoperta (casuale) che la bestia non esiste, notizia che non potrà dare a nessuno. Si dovrebbe comunque tenere conto che Simone soffre di epilessia, malattia che gli altera il flusso di coscienza e che gli provoca svenimenti e allucinazioni. Nell'ambito del simbolismo del romanzo, Simone rappresenta un personaggio spirituale, una sorta di profeta visionario - vedere, ad esempio, il suo colloquio immaginario con la Bestia. Può essere considerato come metafora dell'uomo comune moderno con buone intenzioni, ma incapace di metterle in atto.

    Sam ed Eric

    Gemelli, fanno tutto insieme e perdono la loro individualità a tal punto da essere chiamati con l'unico nome "Sammeric". Per la maggior parte del libro il loro compito consiste nel mantenere acceso il fuoco. Nell'ultimo capitolo, sono gli ultimi ragazzi a restare alleati di Ralph, ma vengono costretti con la forza ad unirsi alla tribù di Jack e a rivelare il suo nascondiglio.


    Temi principali e mondo ideale dello scrittore

    Il tema predominante del romanzo riguarda la provocazione pessimista, circa la concezione dell'uomo, che egli crede irrimediabilmente "cattivo", sia in natura che in società. Difatti, lo stesso Golding scriverà che: "L'uomo produce il male come le api producono il miele". La comunità che precipita sull'isola è, in primo luogo, orfana di figure adulte. La giovane comunità si trova dunque ad emulare, istituzioni, atteggiamenti e gerarchia della società adulta; ma si tratta pur sempre di una copia che non rispecchia perfettamente la realtà, in quanto ne rappresenta un'emulazione fine a se stessa, non supportata dal modo d'essere proprio di una società consapevole. Si ritrova così una situazione tipica della sociologia di gruppo: l'inerzia di un sistema emulativo di gruppo e l'impotenza della vittima, che portano il sistema a degenerare irrimediabilmente. Infatti, in questa convivenza forzata e in questo ambiente ostile, la reazione dell'essere umano che viene messa in evidenza è la brutalità e l'insensatezza dei comportamenti. L'autore mette quindi in primo piano il perenne contrasto fra il bene e il male mostrando il predominio degli istinti animaleschi sull'intelligenza non educata, su ogni senso di colpa e sul senso del peccato. Questa reazione drammatica e sconcertante risulta ancora più dirompente proprio perché l'odio sconfinato, in questo caso, non proviene da adulti inevitabilmente corrotti ma da giovani, ragazzi e bambini: gli "innocenti" per antonomasia. Dal libro si ricava quindi una visione pessimistica dell'indole umana, che è così malvagia tanto da far trasformare un paradiso tropicale in un inferno di incredibile desolazione, mentre chi lo popola regredisce progressivamente verso uno stato di primitiva barbarie senza più freni inibitori.

    Golding mostra dunque un lato decisamente pessimistico sulla visione dell'interiorità umana. Il suo pensiero è affine a quello di Martin Lutero, il quale sosteneva che l'uomo null'altro è se non un Vas Damnationis, ossia un contenitore di dannazione. L'uomo di Lutero e il potenziale uomo di Golding è, comunque e nonostante, corrotto al male.
    Il pessimismo di Golding sta proprio in questo concetto: gli eroi negativi non sono adulti, non hanno alle spalle devastanti esperienze di mondo; ma sono bambini. Questo dimostra di come un'anima umana lasciata a sè, senza modelli di vita e senza educatori più o meno severi, isolata e allontanata da ogni altra forma di pensiero, sviluppi in sé, rapidamente e senza tante domande, un'indole 'cattiva'. In pratica Golding arriva ad una concezione diametralmente opposta rispetto a quella di Rosseau, secondo il quale è la società a corrompere l'uomo che, per natura, sarebbe buono.



    Fonte: Wikipedia.it
     
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