Intervista a Henkka T. Seppälä dei Children Of Bodom

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    Intervista a Henkka



    I Children Of Bodom sono attivi da circa dodici anni. Guardandoti indietro, riusciresti a dirmi quali sono le soddisfazioni maggiori e, perché no, anche i rimpianti che hai avuto nella tua carriera?

    Uhm... Sicuramente ci sono stati tanti ottimi momenti e altrettante situazioni meno felici. Che posso dire… non è andata benissimo quando sono stato piuttosto male nel corso di uno dei numerosi tour con la band. Ho sofferto di una forma acuta di depressione. Però tutti i concerti suonati di fronte ad una marea di fan impazziti sono fra le soddisfazioni maggiori che ho avuto fino ad ora. Poi, aprire per gli Slayer è stata una delle esperienze più belle che abbia mai fatto. Mentre dover annullare il recente show con i Lamb Of God è stato uno dei rimpianti maggiori.

    Dando un sguardo alla vostra discografia, si nota un cambiamento a livello di sound con l’arrivo del quinto full-length, “Are You Dead Yet?”, primo album che vede l’assenza di Alexander Kuoppala. Le due cose sono per caso collegate?

    Guarda, non saprei dirti. Alexander scriveva molto, però non è mai stato così influente sui nostri pezzi. Probabilmente il cambiamento del sound è dovuto più ad un’evoluzione spontanea del modo di comporre di Alexi. Chiaramente la definisco una cosa normale quando si tratta di scrivere musica.

    Come mai Alexander ha lasciato il gruppo?

    Era stanco di andare in tour, probabilmente perché preferiva passare molto più tempo con la sua famiglia.

    Se un giorno il mistero del lago di Bodom venisse risolto, predereste in considerazione l’eventualità di cambiare monicker?

    Penso di no. Anche perché sarebbe troppo una rottura di palle!

    A settembre esce Skeletons In The Closet. Che tipo di reazioni ti aspetti da parte del pubblico e della critica specializzata?

    La maggior parte del nostro pubblico conosce già parte dei pezzi presenti su questo disco. Quindi per loro ci sono alcune sorprese. Mentre i nostri nuovi fan forse lo apprezzeranno, oppure gli farà completamente schifo, non ne ho idea.

    Come mai avete deciso di far uscire un album di sole cover? Molte di queste sono già apparse come bonus track su altri album, varie compilation e via dicendo…

    Questo per noi è un modo di far vedere al pubblico un’altra versione dei Children Of Bodom. Cioè che non siamo solamente una band seria, ma anche un gruppo di amici che amano divertirsi, soprattutto provando a confrontarsi con generi musicali diversi. È dedicato quindi a chi non ci conosce poi così bene, in modo da fargli capire quanto è aperta la mentalità musicale di questa band. Non lo considero nemmeno come un album ufficiale, ma semplicemente come un regalo per il nostro pubblico!

    Devo dire che in molti sono rimasti delusi dalla vostra scelta di coverizzare Britney Spears. Era proprio questo il genere di reazione che vi aspettavate dal pubblico?

    Io avevo proprio paura di questo. Quindi era il genere di reazione che mi aspettavo da molte persone. Senza sperare in alcun elogio, chiaramente.
    Coverizzare Britney Spears è stata una cosa divertente, soprattutto per noi. Anche se non ho mai creduto che tutte le persone possano avere lo stesso senso dell’umorismo che abbiamo noi. Mi rattrista solamente il fatto che cose del genere, fatte con un certo divertimento, siano capaci di avere un così forte impatto negativo sulle persone.

    Parliamo dei live show. Avete già programmato le prossime date? Passerete dall’Italia?

    Spero di tornare al più presto in Italia, le location italiane per me sono sempre le migliori. Il pubblico è abbastanza coinvolto durante gli show e, chiaramente, il cibo e vino sono ottimi… senza dimenticare le belle ragazze! Nel vostro paese abbiamo sempre trovato i nostri fan più accaniti, e questa non può che essere altro che un ottimo ambiente per noi. Per adesso abbiamo programmato di girare un po’ tutto il mondo, cominciando dall'America Meridionale, Nord America e Canada. Prima di andare in Giappone e Stati Uniti, passeremo anche dalle Hawaii dove, oltre ai live show, ci godremo anche un po’ di vacanza. Finiremo con alcune date in Cina, Taiwan eMmosca, prima di tornare a casa, dove staremo a riposo per circa sette settimane. Come vedi, in questo tour faremo tappa in molti posti in cui non siamo mai stati, come Sud America e Mosca.

    I Children Of Bodom, nel corso della loro carriera, si sono esibiti in molte nazioni. Qual'è stata la location che ti ha lasciato più soddisfatto?

    Sono tutte ottime a loro modo. Adoro sicuramente i paesi più rinomati. Poi c’è da dire una cosa, più mi spingo verso il sud, più mi trovo ad avere a che fare con la gente più strana.

    E per quanto riguarda tutti i gruppi con i quali hai suonato, qual è il migliore con cui hai avuto la possibilità di condividere il palco?

    Devo dire che è stato un grandissimo onore avere i Cannibal Corpse in tour con noi, anche perché erano e sono tutt’ora una grandissima band. Nel corso di molte serate mi sono fermato a guardarli on-stage, e pensando con un sorriso “cavoli, questo è il gruppo che mi ha fatto avvicinare al metal nel lontano 1992!”.

    Parlando del tuo background come musicista, a quali gruppi ti sei ispirato nei primi anni della tua carriera?

    Sicuramente tutte le metal band. Helloween, Pantera, Slayer, Cannibal Corpse, Megadeth. Poi ho imparato a suonare soprattutto da autodidatta, anche se la maggior parte dei componenti del gruppo ha studiato nelle scuole di musica.

    Cosa ne pensi della scena musicale odierna, in particolare di quella finlandese? Ci sono gruppi che ti piacciono di più rispetto ad altri?

    Sono veramente soddisfatto di come è riuscita a emergere la nostra scena musicale, soprattutto per la ricchezza di gruppi validi che girano per l’underground. Rispetto ogni gruppo metal finlandese, che mi piaccia la loro musica o no… anche perché viviamo tutti nella stessa nazione, e quindi un minimo di supporto per tutte le band direi che è d’obbligo.

    Con i recenti problemi finanziari della SPV Records, il mercato musicale sta passando un brutto periodo. Che cosa ne pensi a riguardo?

    Guarda, non lo so con precisione. Sono sicuro che la SPV riuscirà a riprendersi con il supporto di altre etichette. Quindi credo che alla fine la situazione non sia realmente così disastrosa.

    Che programmi hai in mente per il prossimo futuro?

    Prima di tutto portare a termine il tour, andare in vacanza e scrivere dei nuovi pezzi per il prossimo studio album, che cominceremo a registrare sicuramente nel corso della prossima estate.

    Questa era la mia ultima domanda. Lascio a te l’ultima battuta per chiudere l’intervista.

    Grazie per l’intervista. Ci vediamo presto in occasione dei prossimi live show!



    Tratto da: TrueMetal
     
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